martedì 3 agosto 2010

Fitzcarraldo - Werner Herzog (1982)

(Id.)

Visto in DVD.

Sud America, inizio secolo, un melomane con un'amore incondizionato per Caruso, decide di costruire un grande teatro lirico nel villaggetto dove abita, per farlo abbisogna dei soldi che solo la piantagione di caucciù può procurargli, per raggiungerla però deve solo trasportare una nave al di sopra di una montagna, o quantomeno questa è la sua brillante idea.
Titanico e memorabile film di Herzog che è divenuto mitico i quanto metacinematografico all'ennisima potenza, il film infatti imita la realtà (essendo tratto da una storia vera), ma a sua volta la realtà ha copiato il cinema, laddove il regista per girare le scene della nave rifece realmente l'epopea di Fitzgerald (il vero nome del personaggio che si fa chiamare Fitzcarraldo in quanto gli autoctoni non riescono a pronunciarlo correttamente) trasportando realmente una nave attraverso la foresta; il film poi fu funestato da dio solo sa quanti problemi, qui c'è un breve assaggio.
Il film alla fine è più mitico che bello, eccessivamente lungo (inutilmente lungo peraltro), ma soprattutto troppo didascalico nel descrivere tutti i personaggi, ma soprattutto i comprimari appena accennati (il capitano della nave è quasi cieco ma conosce i posti megli di chiunque altro, il cuoco che beve come una spugna ma un uomo nato sul fiume...e queste cose le dicono i personaggi stessi presentandosi...) rendendo il tutto ancore più irritante.
C'è da dire però che Kinski è davvero bravo e ha per tutto il film l'aria del pazzo geniale; inoltre il personaggio di Fitzcarraldo sembra uno dei più positivi e solari di tutta la produzione herzoghiana in quanto il suo sogno folle è mosso dalla generosità di donare a tutti la voce di Caruso...
A mio avviso però questo è vero solo in parte, ben presto infatti la follia di Fitzcarraldo si trasforma in un processo fine a se stesso, in cui l'unico motivo per cui val la pena di trasportare una nave in mezzo alla foresta è dimostrare che ciò è possibile passando al di sopra di ogni cosa, o di chiunque...
Alla fine un film carino, ma molto sopravvalutato.

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