giovedì 24 novembre 2011

L'uomo che sapeva troppo - Alfred Hitchcock (1956)

(The man who knew too much)

Visto in tv.


Chissà com’è vedere un film di Hitchcock senza conoscerne già il finale… forse rende di più….

Questo film è un noto auto remake di un film inglese degli anni ’30 e ci presenta Doris Day e James Stewart in vacanza in Marocco con il figlioletto. Accidentalmente vengono a conoscenza di un attentato che avverrà a Parigi e da quel momento ci sarà un gioco di spie che rapirà il figlio per farli tacere, ma obbligherà la coppia e cercare di risolvere la situazione da soli.

Classicissimo film di Hitchcock che mette in campo perfettamente la sua capacità di regia, di messa in scena della tensione e di ironia (fantastica la scena dal tassonomista). Come dicevo è un film che già ho visto, ma credo che il colpo di scena (almeno in inglese) sia notevole e possa effettivamente rendere il film un buon thriller di livello.

Su tutto va reso onore al suono. Questo è un film fatto totalmente sugli elementi sonori, dal grido che salva la vita al primo ministro, al concerto che dovrebeb coprire lo sparo, dalla canzone di Doris Day, al fischiettio del bambino. Credo fosse dai tempi di M che il sonoro non aveva un'importanza capitale nello svolgimento di un film.

Poi la regia... Le attenzioni dietro le macchine da presa sono mille e se, l’ingresso nella stanza d’hotel dei protagonisti in Marocco del personaggio che scopriremo poi essere il killer, risulta essere la miglior entrata in scena della filmografia di Hitchcock; mentre la canzone (Que sera sera, canzone realizzata proprio per questo film) che raggiunge i piani superiori della ambasciata è il miglior uso del montaggio; la scena che però nel complessa risulta la migliore per efficacia e originalità è quella del tentato omicidio durante il concerto; stupenda.

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