Visto in DVD.
Di Clint Eastwood c’è di bello che, se proprio va male, racconta una storia per bene senza annoiare mai. Ecco, secondo me questo è il caso. La vita di Hoover, l’uomo che inventò l’FBI e il padre padrone più potente degli USA finché rimase in vita è la storia di un uomo anziano che cerca di ricordare il suo passato e di tramandarlo ai posteri senza che venga modificato dalle illazioni dei suoi detrattori. Nel farlo però, sarà inevitabile che sia lui a modificarlo in meglio. Ecco l’idea dell’impossibilità di giungere alla verità, della storia come menzogna condivisa e di una vita di solitudine a cui bisogna almeno trovare un motivo, sono tutti temi affascinanti, ma che di fatti vengono lasciati sullo sfondo. Sullo sfondo c’è pure la grandezza controversa del personaggio, non si ha mai ben chiaro quanto abbia le mani in pasta, quanto possa decidere in maniera indipendente, quanto sia lui il potere forte da sondare; e, d’altra parte, la sua vita privata viene ridotta al solito gelo che circonda i personaggi di potere da “Quarto potere” in poi.
Detto ciò il film è ben
confezionato come si conviene a Eastwood, molto elegante e gelido come il suo
protagonista; la storia è narrata con una scorrevolezza invidiabile anche se il
lasso temporale considerato (ed i fatti narrati) sia enorme, senza cali di
tensione o botte di noia particolari. Inoltre Eastwood ha una delicatezza ed un’aura
talmente importante che può parlare di tutto senza creare scalpore, recriminazioni
o contestazioni (passa dal travestitismo all’affair Kennedy come se niente
fosse). Infine proprio il riprendere in mano quanto di già visto (una storia d'amore di un personaggio immerso nel proprio gelo e in quello che gli conferisce il potere che ha) denota le capacità del regista, lavorando sottotono, con poche scene madri utili per lo più a DiCaprio per cercare di vincere un Oscar che ad altro, Eastwood descrive una relazione impossibile tutta giocandola su scambi non verbali tra le 3 persone che ne vengono interessate.
PS: un premio tutto particolare per il trucco che invecchia DiCaprio, evidentemente hanno voluto copiare Ruggero De Ceglie e ce l'hanno fatta perfettamente.
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