lunedì 29 giugno 2015

Paura nella città dei morti viventi - Lucio Fulci (1980)

(Id.)

Visto in Dvx.

Un prete ha l'idea geniale di suicidarsi nel cimitero della cittadina di Dunwich, si esatto proprio la Dunwich costruita sulle macerie di Salem, proprio la Salem dove c'erano le porte dell'inferno. Una medium partirà alla ricerca di quella cittadina (non presente sulle carte geografiche) perché se le porte non verranno chiuse entro ognissanti non potranno più essere chiuse. ad affiancarla un gagliardo uomo di mezza età che vorrebbe chiaramente ottenere altro da lei.

Dopo una dignitosa carriera in film di genere varia, Lucio Fulci, nel '79 viene costretto a dirigere l'ideale seguito di "Zombi" di Romero; quello che viene fuori è "Zombi 2" (ma va?!), un film splatter molto personale. Piacque e si decise di dare a Fulci un sacco di soldi per fare un sacco di film e Fulci ringraziò realizzando quella che in Italia è conosciuta come la "Trilogia della morte" (mentre in USA è più correttamente chiamata "Gates of hell trilogy").
Questo ne rappresenta il primo capitolo.
Evidenti i debiti alla letteratura classica di genere (Lovecraft e Poe sono smaccatamente citati) per una storia che però non riesce ad avere un trama sensata, le cose accadono senza un nesso e le spiegazioni sono negate; poi il ritmo regge abbastanza bene, quindi volendo uno può ignorarlo, però nei momenti di stanca il WTF è dietro l'angolo.
Il lato veramente positivo è la capacità di Fulci di rendere il mood costantemente perturbante, cioè una via di mezzo fra inquietudine e assurdo; a questo si unisce il gusto splatter unito a effetti speciali artigianali forse non perfetti, ma spesso efficaci che regalano donne che si svuotano vomitando le loro interiora e ragazzi uccisi a trapanate nel cranio. Agli elogi si può aggiungere un certo gusto estetico (limitato però alla prima parte) che rende bellissime le sequenze della donna sotterrata viva e la ragazza che lacrima sangue (prego Tarantino, non c'è di che).
Tra i lati negativi però bisogna aggiungere l'inutilità degli zombi fulciani che non hanno appeal né innovazioni né bellezza e la presenza di uno dei villain più inutili di sempre.

Non un capolavoro del genere, ma un insieme di vecchio stile e nuove idee (all'epoca) che possono dare buoni frutti.

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