Visto in Dvx, in lingua originale sottotitolato.
A seguito di un
esperimento nucleare un gruppo di scienziati viene mandato su un atollo a
studiare gli effetti delle radiazioni. Ovviamente scompariranno. Una seconda
squadra viene mandata alla ricerca della prima. Sull'atollo si inizierà male,
con morti violente, continue scosse di terremoto e voci fantasma. Ma l’orrore,
inevitabile, non sarà quello che ci si può aspettare.
Che dire, un
filmaccio di serie B degli anni ’50, ma dietro al macchina da presa c’è Corman,
che se non è per forza sinonimo di qualità, almeno tenta sempre di dare il
meglio col poco che ha.
Di fatto qui
riesce benissimo a creare un’atmosfera di malsana inquietudine e di pericolo
imminente nella prima parte; per carità niente di enorme, ma le continue
scosse, il girare in interni angusti e in esterni disabitati riesce nello scopo
di inquietare (all'epoca, immagino, in maniera esponenziale). Lo sviluppo è
sospeso fra l’idiota e l’intelligente (idiota il mostro, intelligente l’idea di
fondo); se a questo si aggiunge che il granchio gigante sempre un incazzoso
signore calvo con delle enormi chele il divertimento è servito.
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