(Room 237)
Visto in Dvx, in lingua originale sottotitolato in inglese.
Un documentario che mostra una manciata di teorie sulle sottotrame presenti in "Shining".
Si va dall'idea che il film sia un'atto d'accusa contro il genocidio degli indiani d'America, ad un film sulla Shoa rappresentata a livello emotivo e non visuale; dalla riproposizione moderna del mito del Minotauro, ad un film sul "passato" come entità o sulla storia; dal film di fantasmi ingrifati che cercano di farsi gli uomini, al film che mostra le motivazioni che avrebbero spinto Kubrick a realizzare il filmato del finto allunaggio dell'Apollo 11 (!!!).
C'è di tutto a ribollire in questo calderone.
Il comparto visivo (l'idea del documentario quindi) è genialmente semplice; tutto (con pochissime eccezioni) quello che viene mostrato o sono immagini di "Shining" o di altri film dello stesso Kubrick (con in aggiunta pochi spezzoni di altri film sparsi).
Il documentario rasenta alcuni picchi di idiozia notevoli, ma è evidente che Ascher non si prende sul serio e, nel finale, mostra come persone differenti vedano nella stessa scena indizi di teorie diversissime.
Di fatto l'operazione fatta da questo documentario ha una serie di valori: mostra (come viene anche detto direttamente) che l'osservazione deformi ciò che viene osservato; mostra la ricchezza di dettagli contenuti in un film di Kubrick (sottolineandone anche alcuni errori di montaggio...); ma soprattutto fa quell'operazione che da secoli viene fatta su capolavori della letteratura (come la opere di Shakespeare), se ci si trova davanti ad un'opera larger than life, tutti vi cercano, e vi trovano, significati ben al di là dell'idea originale del suo realizzatore, aumentando indirettamente il valore dell'opera stesso (e se non il valore, almeno il significato e l'universalità).
Rimane comunque un documentario per appassionati di "Shining" o amanti delle teorie complottistiche.
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