Visto al cinema.
Sono un giannizzero di Refn,
anche i suoi film che non mi sono piaciuti (Bleeder o Valhalla rising)
comunque li ho trovati interessanti (in maniera più o meno pretestuosa). Quando
sono andato al cinema ero colmo d’alterigia verso quegli adolescentelli che
pensavano di essere di fronte a un Drive part II, io si che sapevo bene dei
lunghi silenzi alla Refn, dei chiacchiericci inutili, dell’estetica estrema,
delle inserzioni oniriche, della violenza studiata più che mostrata… poi però
il film va avanti… e se anche fa piacere vedere Kristin Scott Thomas consumata dal tempo che viene violata in una maniera non prevedibile; se anche
fa piacere vedere un’estetica estremizzata che riporta a Fear X o a Bronson;
tuttavia i lunghi silenzi alla Refn (o di stampo orientale come ho letto da
qualche parte) rompono parecchio le balle. La faccia da schiaffi di Gosling (che in Drive riusciva accettabile) qui è veramente irritante. Le sequenze
oniriche (o apparentemente senza scopo) che popolano tutti i film di Refn dopo Pusher qui sono sostanzialmente inutili e appesantiscono un film che sembra già durare
tre ore. La semplice trama di vendetta, giustizia e violenza (concetto di
violenza che già in Bronson e Valhalla) qui è stucchevole e non offre un
contraltare alla velocità limitata del film. Le sequenze di karaoke sarebbero
felicemente comiche se durassero la metà.
Un film che si presta allo spoof più
che alla esegesi… insomma du palle.
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