mercoledì 30 dicembre 2015

Cappello a cilindro - Mark Sandrich (1935)

(Top hat)

Visto in Dvx.

Un attore viene ingaggiato per una prima segretissima a Londra; li incontra una graziosa ragazza che però lo scambia per quello che in realtà è l'amico dell'attore e il produttore dello spettacolo, lei se ne innamora, ma pensando che sia sposato fugge a Venezia; li re incontrerà entrambi e per sfuggire nuovamente si sposerà con uno spasimante di vecchia data.

Commedia degli equivoci a 16 mani in salsa musicale. Difficile definirlo musical vero e proprio, ci sono in totale 2 o 3 canzoni con relativa scena di ballo. L'intreccio comico risulta solido e ben congegnato anche se senza guizzi d'originalità e, per una volta, da la possibilità a Horton di avere una parte decente come comprimario e non di rimanere relegato nelle retrovie. Purtroppo la versione italiana tarpa le ali a diverse gag (e trasforma lo stilista italiano Beddini in uno straniero qualunque dal nome di Bedinsky; al regime dell'epoca non andava a genio la caricatura fatta e la figura da perdente che ne usciva alla fine del film).
Fred Astaire come soggetto comico risulta molto versatile dato che il suo viso è un morphing inquietante tra Stan Laurel e Frank Sinatra.

Ovviamente l'asso nella manica è nella coppia di protagonisti (il motivo per cui ancora si ricorda questo film), che danno luogo a due o tre incontri di danza davvero notevoli, con un'eleganza e una grazia incredibili, senza mai mostrare segni di stanchezza o di difficoltà (qui è presente la notissima sequenza in cui Astaire canta "Cheek to cheek".
Effettivamente le sequenze di danza non sono sempre be congegnate (assurdo il duetto nel parco sotto la pioggia; talmente senza motivo da sembrare la parodia di Shirley Temple dei Simpson), ma le capacità dei due le rendono tutte degne di essere guardate.

Ultimo pregio è la ricostruzione di Venezia, un crogiuolo strepitosamente kitsch di mare balneabile, gondole, ponti giganteschi, piazze lucide per poter danzare e palazzi degni di Barbie. Un capolavoro di cattivo gusto che riesce a essere di per sé motivo d'interesse.

Un film divertente, scorrevole ed elegantissimo.

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