(Badkonake sefid)
Visto in Dvx.
Ultimo dell'anno, una bambina vuole comprare il tradizionale (credo) pesce rosso; dopo un pò di resistenza la mamma accetta e le da i soldi. La bimba parte e nel lungo tragitto verso il negozio, darà, per sbaglio, i soldi a due incantatori di serpenti, li perderà, si farà aiutare da un'anziana signora a ritrovarli, conoscerà un soldato, verrà raggiunta da un fratello.
Alla sceneggiatura non stupisce la presenza di Kiarostami; la struttura del film infatti ricalca in parte "Dov'è la casa del mio amico?", con un viaggio sociale e metafisico di una bambina in un paesaggio labirintico pieno di intoppi e incomprensioni. Anche qui una favola leggera ricca di avvenimenti e dal ritmo rilassato.
Anche qui il nuovo neorealismo di stampo iraniano, dove la storia reale sublima in una serie di rivoli che possono dare adito a interpretazioni varie, di cui la mia preferita rimane la fiaba in sé. Anche qui una protagonista, non certo dalla recitazione formidabile, ma adatta e perfettamente in parte.
Infine anche qua il ritmo lento che allontana... però rispetto al film di Kiarostami il ritmo è decisamente troppo lento, i lunghi colloqui della bimba con tutti i personaggi incontrati sono ridondanti ed eccessivi (l'inizio con la madre non finisce più) e il senso del fiabesco perde clamorosmanete la sfida con il tedio.
Ben realizzato, scritto con troppa fiducia verso le proprie capacità.
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