(Serbuan maut 2: Berandal)
Visto su Amazon prime.
Dopo il botto di "The raid" il gruppo di Gareth Evans pensa sia giusto sfruttare il nome per il film successivo e decide di riprendere in mano lo script su cui stava lavorando già prima del 2011 e lo manipola per farlo diventare il seguito diretto del suo capolavoro.
L'effetto di questa manipolazione è evidente. Questo nuovo film ha una trama che non può essere riassunta in una riga; il genere cambia e diventa un hard boiled con un occhio a quello asiatico anni '80-'90; ovviamente il potenziale di empatia non può che aumentare (a chi non apprezza l'hard boiled di Hong Kong non so proprio cosa dire)... però l'impatto devastante del primo tutto fatto di purissima azione, velocità e ritmo enorme dall'inizio alla fine viene perduto.
L'azione c'è e in molte situazioni la cura è altissima e porta a dei risultati da applausi (la mia scena preferita è sicuramente a lotta nel fango dell'inizio, piani sequenza, dettagli, idee di coreografia pazzesche e con picchi di violenza inaudita), ma si fa prendere la mano arrivando a un inseguimento in macchina perfetto e sfrutta a piene mani le location delle varie lotte con un uso drammatico che Hitchcock avrebbe apprezzato (le sedie, la piastre e addirittura la zuppa nel ristorante, la scena iniziale nel bagno, ecc..). La mano quindi c'è, non viene persa, ma è diluita.
La storia è sicuramente buona (infiltrato nella mala deve sgominare tutti, a rischio c'è la famiglia e c'è la polizia corrotta), ma si perde spessissimo, si ipertrofizza senza motivo con picchi di inutilità e i dialoghi non so proprio la punta di diamante del film.
Quello che ne viene fuori è un neo-noir ormai un poco datato (che talvolta si perde nei suoi stessi meandri), con trovate visive prese e rimaneggiate da Refn (che si conferma il regista più seminale per l'action moderno) e con ottime scene d'azione. "The raid" rimane lassù, ad anni luce di distanza.
2 commenti:
Completamente d'accordo. Ho i DVD di entrambi i film, il primo tra l'altro rivisto da poco e per la terza volta.
Questo secondo atto vorrebbe volare alto, ma il troppo peso non l'ha fatto neanche decollare. Troppo pieno di tutto, personaggi che spuntano da ogni dove e una trama che ogni tanto fatichi a seguire per la velocità, le scene di lotta numerose oltre al fatto che il film è davvero troppo lungo, alla fine mi hanno annoiato.
Come dici tu decisamente anni luce dal primo.
Si sono fatti prendere dall'ansia e han dovuto gonfiare tutto quando The raid vinceva anche solo per la semplicità (e coreografie spaccaossa pazzesche).
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