giovedì 30 giugno 2011

Precious - Lee Daniels (2009)

(Id.)

Visto ad un cineforum. Un’obesissima sedicenne di colore di harlem, Precious, con una figlia con sindrome di Down in affidamento alla nonna ed un secondo figlio pronto per nascere, vive assieme alla madre completamente matta e cattivissima, soprattutto da quando il padre le ha lasciate. Non si sa bene il perché il padre se ne sia andato, ma potrebbe anche centrare col fatto che violenta Precious da quando è bambina e che i due figli di lei sono anche suoi. Mah. Sta di fatto che la cacciano pure da scuola, entra in una scuola speciale dove scoprono che è bravissima in matematica, ma sostanzialmente dislessica. Vabbè, si consola facendo scuola di ninja con la madre che cerca di colpirla con padelle, ciabatte e televisioni dimostrando anche di riuscire a competere con Bud Spencer nell’arte del grattone in ghigna. Ora della fine non vogliamo metterci pure un poco di AIDS?! Metterci un meteorite sarebbe stata la logica conclusione, invece…

Devo indovinare? Il film è indipendente! E magari è stato pure al Sundance… Ok, ovviamente lo sapevo già, però una così alta concentrazione di sfighe è propria solo dei film indipendenti. Mi immagino come devono essere andate le cose quando è stato proposto il soggetto:
“Sig. Warner, ho in mente un film grandioso da far recitare a Morgan Freeman e Halle Berry; c’è questa ragazza obeserrima e nera di harlem che ha due figli avuti da suo padre e che viene menata dalla madre…”
“Basta così! Non voglio sentire altro! Abbiamo troppi soldi in questa casa di produzione per essere in grado di fare un film così profondo! E riuscire a girarlo magari con una macchina a mano! E riuscire magari ad andare al Sundance! Affidalo a qualche indipendente che possa scritturare al massimo Mariah Carey

Ecco credo sia andata più o meno così; ma colgo le parole del Sig. Warner per introdurre forse l’argomento più spinoso del film; Mariah Carey! Intanto già avere l’idea di scritturarla in un film serio senza bikini mi pare una follia, ma scritturarla così com’è, senza trucco, sbiavida e invecchiata come se non fossimo più negli anni ’90 è un suicidio!

Altra grande questione è come sia potuto succedere che un cast certamente bravo, ma che ha fatto dell’inespressività una bandiera come non si vedeva dai tempi di John Wayne abbia potuto avere candidature agli Oscar… e mi fermo a contestare le candidature…

Nessun commento: