mercoledì 1 giugno 2011

A prova di errore - Sidney Lumet (1964)

(Fail safe)

Visto in VHS. Per una serie di sbagli tecnici un gruppo di bombardieri americani, equipaggiati con armi atomiche si dirige verso la Russia con il comando di distruggere Mosca. Il subbuglio che ne deriverà (rimpallato tra comando operativo, pentagono e casa bianca) porterà i presidenti delle nazioni nemiche ad avvicinarsi e collaborare per scongiurare il disastro, ma (SPOILER) ovviamente non riusciranno e il presidente americano darà ordine di distruggere New York come olocausto per evitare una guerra atomica.

Film palesemente derivato da “Dr. Stranamore” e dalla medesima paura dell’apocalisse nucleare. Lo stile, la cadenza ed i ritmi sono i medesimi del film di Kubrick, con alcune importanti differenze. Da una parte l’opera di Lumet è decisamente più pulita, priva degli eccessi derivati soprattutto dall’ingombrante (e multipla) presenza di Sellers, ma questa maggior concretezza viene pagata con la totale assenza di ironia. In questo modo ci si trova davanti ad un melodramma come pochi altri, estremo e dolorosissimo (a New York è in visita la first lady, così come abita la famiglia di chi ha l’ordine di sganciare la bomba, ma anche la scena del della telefonata incrociata con i due consoli nelle città da distruggere è pesante) che però è appesantito da un eccesso di ,manierismo e da un insistente bisogno di tragedia ad ogni scena. La sceneggiatura poi ci impiega un po troppo ad entrare nel vivo e lo fa con uno spreco di dialoghi. Lumet poi non lo si vede quasi mai.

Un dramma definitivo come pochi, che però risulta abbastanza macchinoso.

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