venerdì 6 luglio 2012

Men in black 3 - Barry Sonnenfeld (2012)

(Id.)

Visto al cinema.

K scompare, totalmente dalla storia, nessuno si ricorda più di lui… vuoi vedere che il suo eterno (?) nemico è tornato indietro nel tempo per ucciderlo nel passato? J dovrà salvare tutto e tutti.

Allora… diciamo subito che abbiamo davanti il cattivo più stupido e più banale della (breve) serie e va anche ammesso che eliminarlo sembrerebbe più semplice di quanto non vogliano dimostrare. Inoltre l’incipit è quanto di più stantio riescano a produrre con molto di già visto, poche buone idee (il ristorante cinese) molte scene realizzate col culo (anche quella nel ristorante cinese è proprio fatta male) e tutto il peso del film lasciato sulle spalle di Will Smith che fa quello che può per non far cadere tutto (con alcuni buoni risultati).
Detto ciò questo è un film di viaggi nel tempo e tanto mi basta. Se mi fanno un film tipo “Sex and the city and the time travel” beh lo guardo e so già che mi piacerà, figuriamoci se mi fanno Men in black.

Va detto, da quando la trama ingrana per davvero il film torna sul seminato dei precedenti e ricomincia a mostrare un mondo dove gli alieni vengono camuffati per essere accettati e determinano tutto ciò che di strano o geniale succede, l’ironia ricomincia a funzionare e la trama prosegue senza noia. Si insomma il film ricomincia ad essere guardabile.
Siamo tutti d’accordo che il primo capitolo ha ancora una marcia in più nonostante gli anni trascorsi, ma tutto sommato, quando si arriva alla fine di questa terza tappa si rimane abbastanza soddisfatti.

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