lunedì 25 maggio 2015

Insidious - James Wan (2010)

(Id.)

Visto in Dvx.

Una famigliola felice si trasferisce nella lugubre casa nuova; ovvio che appena ci si metta piede comincino strani fenomeni, rumori di notti, oggetti che si spostano e interferenze con l'apparecchio per sentire il neonato che piange. Poi un incidente con uno dei figli più grandi; il coma inspiegabile; la paura di essere in una casa infestata e il nuovo trasferimento.
Ma tutto questo non cambia le cose; anzi, ci sono dei nani che si mettono a ballare in casa.

Avverto subito che essendo io poco sul pezzo ho visto "The conjuring" molto prima di questo; quindi tenderò a paragonare "Insidious" a quello e non il contrario.
Direi comunque che Wan si dimostra un classicista; ha cambiato le carte in tavola per un poco con "Saw", ma poi si è rintanato nel solito noto. Scelta con cui concorderei in pieno per tutti i primi tempi da lui realizzati; però il buon James dovrebbe rendersi conto di avere grossi problemi con i secondi tempi...
Nella prima parte del film si è immersi nel classico, con scricchiolii, brusii, lampadine che pendono dal soffitto e porte che si aprono da sole; il modello qui è una via di mezzo fra "Poltergeist" e "Paranormal activity"; tutta questa parte è simile al primo tempo di "The conjuring" che giocando coni suoni e il buoi dava vita ad alcune delle sequenze più spaventose degli ultimi anni. Non siamo a quei livelli, ma la tensione è dignitosa e il meccanismo del già visto, ma ben utilizzato, funziona perfettamente... e fin qui gli si vuole ancora bene a Wan (da applausi, secondo me, il piano sequenza nella casa nuova con la radio in sottofondo, ricco di dettagli e pieno di aspettative).
Poi, proprio come ne "L'evocazione" arriva il gruppo di esorcisti iperprofessionali, ma se là erano due serissimi professori universitari rocciosi e sicuri, qui sono una manciata di macchiettistici nerd ipertecnologici; qui si danno vita alle ultime scene accettabili (almeno fino alla seduta spiritica) e si riesce a rendere apprezzabile anche un demone dalla faccia rossa che fuori contesto sarebbe stato di una comicità involontaria imbarazzante. Poi però Wan decide di andare nell'aldilà... a fronte di qualche buona idea (una famiglia di pupazzoni che mettono in scena un omicidio senza muoversi... beh si veda questo bellissimo corto per avere un'idea), passa il resto del tempo a far muovere i protagonisti in una stanza buia con la nebbia alle caviglie (!!!! Roger Corman smise di farlo dopo gli anni '70!!! Davvero pensiamo ancora che un film della Hammer di 40 anni fa sia la fonte più attuale di idee per un horror?!!) e vengono inseguiti dal demone rosso che si rivela per quello che è, un'imbarazzante mancanza di idee.
Quello che ne vien fuori è un primo tempo dignitoso e gradevole a fronte di un secondo tempo baracconesco e patetico che fa pensare di più ad un fantasy demoniaco più che a un horror.

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