lunedì 24 agosto 2015

10 cose di noi - Brad Silberling (2006)

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Visto in tv.

Un attore di Hollywood in declino e lontano dagli schermi da 4 anni sta valutando un copione in cui dovrebbe interpretare il direttore di un supermercato; per decidere si fa portare in un supermarket di quartiere (un quartiere ispanico di Los Angeles... credo) dove si mette a seguire i movimenti di una cassiera, bella, brava e irritabile. Verrà abbandonato dall'autista e seguirà la cassiera per tutta la giornata.

Commediola leggera e consolatoria nata con un budget molto basso (ma sostenuta da produttori grossi come Freeman, anche protagonista, e De Vito, che appare in un cameo), che ha però sorpreso i botteghini americani.
Il perché del suo successo è difficile a dirsi (i motivi sono sempre complessi, anche se la scorrevolezza di una trama positiva sono sempre ben accetti), il perché invece sia un buon film è più semplice. Questa è una commedia consolatoria perché vincono tutti, ma assolutamente inusuale per la totale mancanza di eventi (la trama è praticamente tutta riassunta li sopra con l'aggiunta di un paio di epifenomeni), per il suo basarsi solo sui dialoghi e sulla contrapposizione fra i due personaggi e per la sua mancanza di copiaincollatura dei cliché base del genere (su tutti il finale, positivo, non è assolutamente irrealistico come al solito, anzi è dolce, senza essere buonista).
Quello che però colpisce è la cura delle immagini, fotografate divinamente (l'interno del supermercato riesce a sembrare squallido quanto dev'essere eppure bello come un quadro) che fanno ignorare una regia buona, ma normale.
Anzi, non è vero, la fotografia colpisce, ma quello che colpisce di più sono i due protagonisti. Spigliati, simpatici, empatici; Paz Vega, completamente in parte sostiene gli abiti della ragazza problematica, ma piena di vita; Morgan Freeman fresco e scattante come non si vedeva da anni (erano anni che non lo vedevo neppure protagonista, specie in un film che non fosse di nicchia) nella parte di uno svampito, ma ottimista, attore ormai bollito (unica vera caduta di stile è stato il fargli dire che in fondo la sua vita non è granché per i soliti motivi da commedia americana; tranne quello scadere nell'ovvio, il suo personaggio è bellissimo, complesso senza darlo a vedere).

Non un film memorabile, ma decisamente una bella sorpresa.

PS: ci sono anche, in due parti molto marginali, degli ancora sconosciuti Jonah Hill e Jim Parsons, oltre a Kumar Pallana (Pagoda) in un film che non è stato diretto da Wes Anderson!

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