lunedì 17 agosto 2015

Breve incontro - David Lean (1945)

(Brief encounter)

Visto in Dvx.

Una donna sposata incontra un uomo sposato durante la sua visita settimanale in città. Tra loro comincia a nascere empatia, poi affetto e poi... chissà. Ma siamo negli anni '40, si fermeranno prima di cadere nel pantano del tradimento coniugale.

Film di romanticismo e agnizione strafamoso, complessivamente mi è sembrato molto bello, ma pure un poco sopravvalutato.
I difetti più evidenti sono un sentimentalismo semplicistico, un buonismo ingenuo molto retrò (ok, è un film degli anni '40, e infatti questa è un'attenuante); la voice off della protagonista che, soprattutto nell'inizio, è di una pedanteria minuziosa non facilmente sopportabile.
Inoltre, a parte i due protagonisti, quasi tutti i comprimari sono terribili.

Però David Lean non è mai stato l'ultimo dei cretini e si vede. Ci sono un paio di soluzioni interessanti: la sovrapposizione fra il sottopassaggio (nel ricordo) e il soggiorno di casa, così come una costruzione su più piani (di solito nella casa della protagonista) e delle bellissime luci (ma negli anni ’40 c’era un’attenzione enorme per le luci) si pensi, come esempio, alle immagini finali di lei sulla banchina mentre passa il treno.
A questo si deve aggiungere una storia ingenua, ma con una descrizione molto bella della nascita del sentimento, delicata e credibile; dei dialoghi vitali e verosimili; un'attenzione al contorno che da spessore al mondo in cui è ambientata la vicenda (si pensi alla barista della stazione che da sfondo diventa spesso protagonista di piccole scenette); infine c'è un uso della musica di Rachmaninov che... beh l'uso non è niente di che, ma apprezzo la scelta.


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