(Ae fond kiss...)
Visto in DVD.
L'insegnante di musica di una scuola cattolica si innamora (ricambiata) del fratello di una delle sue allieve... una famiglia originaria del Pakistan. Esplode la passione, ma non senza conseguenze. La loro convivenza diventa un punto di rottura con il lavoro di lei, ma soprattutto è l'elemento della dissoluzione dell'armonia familiare di lui (non solo lei non è mussulmana, ma lui era già promesso sposo di una cugina!) con conseguenze imprevedibili.
Non è un brutto film. Un po' banale e un po' troppo lungo per quello che offre, ma non è un brutto film. Loach dirige bene una storia d'amore travagliato...
Il problema di Ken Loach quando fa un film a tesi è che si incarta, pur mantenendo la fluidità del racconto perde lucidità e si lascia trasportare dalle emozioni.
perché fa specie vedere un Ken Loach votato alla più pura storia d'amore; ma fa ancora più effetto vedere che Loach si lascia portare dal più classico plot hollywoodiano pur di arrivare al suo obiettivo. E l'obiettivo ovviamente non è tale da giustificare il prezzo. Si arriva a mostrare l'ipocrisia di ambo le civiltà, il peso dei credi religiosi, lo scontro inevitabile anche in chi non ha pregiudizi. Si arriva a mostrare tutto questo, ovviamente, ma passando per i più ovvi dei cliché e le più banali svolte narrative. Si toccano tutti i punti che interessavano al regista, ma quello che si ottiene nel finale è la morale che l'amore vince tutto, anche i pregiudizi. Un po' poco e un po' troppo scontato.
A questo si può aggiungere qualche scena madre di troppo eil quadro è completo.
Quello che si può dire in sua difesa è che tratta l'argomento con una serietà che se fosse un film con Julia Roberts nessuno gli avrebbe riconosciuto. In questo, se si vuole, si può trovare un'idea innovativa.
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