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Visto in Dvx.
Una donna si innamora perdutamente di un uomo allo sbando; lui ritornerà in se grazie all'amore, ma quando la coppia sembrerà ben affiatata fra i due si aggiungerà un loro comune amico. Per la donna non sarà questione di essersi innamorata di un altro, ma anche di un altro; amerà tutti e due senza saper scegliere.
Film articolatissimo dalla messa in scena gustosa e ragionata. Qui niente è casuale e nella sua apparente semplicità risulta facilmente fruibile, ma tutto qui è pensato, dagli sfondoni linguistici ai dettagli della messa in scena. La regia dinamica, ma con moderazione che da vita ad alcuni momenti perfetti con i personaggi che parlano direttamente in macchina mentre sullo sfondo la scena prosegue (magistrale in questo senso il primo soliloquio sulla spiaggia di Mastroianni), oppure con i personaggi illuminati dall'occhio di bue con la scena attorno a loro che si blocca (cosa che anticipa "C'eravamo tanto amati").
Il film però non si limita a questo; ma gioca con le aspettative del pubblico per poterle infrangere, come nella magnifica scena della sorella della protagonista mentre va al lavoro (ma il film è pieno di dettagli del genere, dai capelli di mastroianni, allo starnuto della vitti dopo l'addio all'amante).
Il cast è fatto da attori magistrali, che non solo sanno recitare magnificamente, ma si trovano a loro agio nella commedia; direi che non c'è un vincitore, forse Mastroianni leggermente inferiore agli altri due, ma parlo di una vittoria di misura.
Forse, però, il vero fiore all'occhiello del film è il tono, un dramma (come pretende il titolo) che è vestito da commedia ironica, ma con il passo della farsa; spesso i piani sono concomitanti, ma non si smorzano a vicenda, anzi, l'effetto nel finale viene enfatizzato dai vari mood embricati; un capolavoro di equilibrismo poche volte raggiunte.
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