Visto in Dvx, in lingua originale con sottotitoli in italiano.
Tre studenti dell’università si
mettono sulle tracce di un misterioso bracconiere d’orsi per farci un
documentario alla Michael Moore (pensa te che problemi che hanno in Norvegia).
Quando finalmente si faranno accettare dal cacciatore scopriranno che le sue
prede sono molto diverse; è un cacciatore di troll.
Non amo l’idea del found footage
che davvero vuole far credere che quanto si sta per vedere sia vero (l’idea è
molto insistita nell’incipit e nel finale), anche se alla fin fine non è troppo
fastidiosa la macchina a mano e il sistema rende più realistico l’insieme,
quindi al di la dell’ingenuità con cui è usata, l’idea funziona.
Detto ciò il film è proprio ben
fatto, la storia regge bene, costruisce un sistema che i nerd apprezzeranno per
i dettagli tecnici (c’è una spiegazione fantamedica per giustificare il fatto
che i troll esplodano o si trasformano in pietra qualora esposti alla luce del
sole; più molte note sulle caratteristiche zoologiche di questa specie
animale), mentre i meno nerd (ma sempre diversamente cool) lo apprezzeranno per
il tono generale non troppo da addetto ai lavori e molto da film di mostri.
Una nota positivissima gli
effetti speciali sempre all’altezza (giusto in una scena la sospensione
dell’incredulità vacilla per la poca realtà del mostro).
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