Visto in tv.
Dopo la disfatta al botteghino
del film precedente, i produttori si sentono in dovere di richiamare i
veterani. Il che, tradotto, vuol dire soltanto richiamare Sean Connery. Il
povero attore scozzese è un poco imbolsito dagli anni, ma la presenza scenica
ancora ce l’ha, il problema semmai è che lui da solo non fa un buon film.
Alla regia c’è Guy Hamilton, che pur
essendo parte del gruppo originale di creatori della serie, evidentemente è il
figlio venuto male, e non risulta in grado che creare qualcosa di decente. Il
film manca di tutto, il ritmo è assente, gli inseguimenti ridicoli (soprattutto
se in confronto con quelli del film precedente), la storia poco interessante e
soprattutto si aggancia a quella precedente con un originale James Bond in
cerca di vendetta per la moglie uccisa… però purtroppo l’idea si perde subito
dopo i titoli di testa e torna ad essere lo scugnizzo di sempre.
Poi semplicemente le idee buttate
nel film superano troppe volte il limite del ridicolo o del verosimile, gli
esempi sono moltissimi: la fuga con il modulo lunare, la macchina che viaggia
su due ruote, la lotta con le pin up bambi e tamburino, il doppio scambio di
nastro o tutta la pessima aggressione finale.
Se si aggiunge che non c’è un
vero e proprio nemico con appeal, ne i due sicari e neppure Blofeld è più
quello di una volta. Spiace dirlo, ma è la prima vera e propria delusione.
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