Visto in Dvx, in lingua originale sottotitolato in italiano.
Un noto attore porno ormai
ritiratosi dalle scene per star dietro alla famiglia viene contattato da un
ambiguo regista per realizzare un ultimo film dalle caratteristiche poco
chiare, dato il pacco di soldi offerto e i debiti che si accumulano decide (consensualmente
con la moglie) di parteciparvi… Verrà invischiato in un affare che definire
snuff movie è dire poco.
Uno dei film più shockanti che
abbia mai visto. Il film può essere visto come una parafrasi della situazione
attuale della Serbia (come viene esplicitamente detto) o solo un esercizio di
scardinamento dei cliché con un gusto splatter alla Eli Roth. Quello che è
certo è che realizzato da dio.
A fronte di una costruzione
convenzionale (il lento disvelarsi del piano, il crescendo di nefandezze, il finale
“a sorpresa”, la crisi morale del protagonista, ecc…) il film azzecca sempre il
tono. Sarà la fotografia sempre a chiaroscuri, saranno i volti incisivi degli
attori o la musica adatta, sarà il ritmo sempre all’altezza o una buona
distribuzione delle idee durante tutta la trama, quel che è certo è che fin
dalle primissime immagini si respira l’aria di un ambiente malsano; non se ne
capiscono i motivi, ma è chiarissimo che le cose vanno male fin da subito. Ed è
questo secondo me rende vincente questo film; non sono le idee splatter che
colpiscono maggiormente (anzi, la temibile scena con il neonato a me è sembrata
la più inutilmente kitsch e meno credibile di tutto il film, la più efficace ad
eliminare la sospensione dell’incredulità), ma gli intermezzi messi apposta ad
aumentare la tensione (su tutte la scena che più mi ha colpito è l’ultima scena
di sesso con il tipo incappucciato, dove non si vede niente, l’inquietudine è
alle stelle, quello che sarà si può intuire, ma tutto è egualmente possibile),
dove la maestria del regista porta intollerabili livelli di tensione senza fare
nulla.
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