lunedì 8 luglio 2013

Un sapore di ruggine e ossa - Jacques Audiard (2012)

(De rouille et d'os)

Visto al cinema.

Un boxer fallito con figlio a carico si trasferisce dalla sorella, li incontra una donna, ex ammaestratrice di orche che ha perso le gambe perché… beh insomma sono anche chiamate orche assassine, potrà succedere che si perdono le gambe. I due iniziano un rapporto che lei ritiene d’amore, ma lui vede più come amicizia con benefit.

Se l’incipit, i personaggi messi in gioco, gli attori ed il regista fanno subito pensare ad un film indie, arrivando a vederne la fine, questo Ruggine e ossa si rivela essere un melodramma classico. Se il genere piace il film piacerà tantissimo, se il genere risulta stucchevole il finalone con disgrazia catartica che fa crescere all'improvviso i protagonisti risulterà indigesto.

Il film è trattato con piglio autoriale alla solita maniera da Audiard, che rinuncia a sporcare (a livello estetico) la pellicola come nelle opere precedenti, rendendo più fluido il ritmo; unisce poi musica pop in accordo con quanto viene mostrato dando un’idea di iperrealtà nonostante la trama si muova fra eventi piuttosto fiabeschi.

I protagonisti sono ben delineati e Alì è un personaggio splendido, un bambino mai cresciuto che si arrabatta nella vita riuscendo sempre a farcela in un modo o nell'altro, lui dopo aver raggiunto il fondo non tenta di risalire, semplicemente si sistema bene li dove si trova e cerca di fare il meglio per se ( e questo spesso risulta essere il meglio anche per gli altri), ma è troppo ottuso per valutare gli esiti delle proprio scelte (e questo spesso provoca eventi negativi agli altri).


Tutto sommato un film bello, fatto di immagini crude, ma magnificamente orchestrate ( i corpi nudi dei due protagonisti stesi l’una sull’altro, la sequenza dell’attacco da parte dell’orca che sembra una via di mezzo fra una ripresa televisiva ed un documentario marino, ecc…). il finale stucchevole e buonista come in tutti i melodrammi mi ha infastidito, ma non cambia la bontà complessiva del film.

2 commenti:

Christian ha detto...

L'ho trovato alquanto deludente rispetto ai precedenti film di Audiard...

Lakehurst ha detto...

Audiard non lo conosco in maniera enciclopedica, e capiasco il disappunto di molti che però è da imutare, secondo me, a come risolve facilmente le cose (il finale da melodramma alieto fine), però il come ci si arriva è valevole