Visto in Dvx.
Un senza tetto viene prima pagato per una sfida fra ragazze dell'alta società (una caccia al tesoro in cui l'ultimo "oggetto" da portare per poter vincere è proprio un barbone) e poi viene assunto da una di loro come cameriere. Inserito nella famiglia... a dir poco disfunzionale... riscirà a cavarsela con la calma, il buon senso e l'incredibile fascino che emana. Al termine del film porterà a buon fine un incredibile piano di riscatto sociale.
Gradevolissima commedia anni '30 che senza slanci geniale riesce però a imbastire una storia semplice che regge benissimo la prova del tempo (potrebbero farne un remake domani senza dover modificare nulla). Il vero valore aggiunto però è la costruzione della famiglia che, all'epoca, si sarebbe definita di picchiatelli, uno più divertente dell'altro.
Inoltre è bravissimo Powell nella parte del protagonista, un personaggio che sembra fatto su misura per lui (e potrebbe anche essere così).
Il finale moraleggiante (beh, non solo il finale) non disturba, anzi, in un'epoca di quasi benessere impressiona sempre vedere che qualche autore riesce a esprimere una critica sociale su una fetta dimenticata di popolazione; il tutto con garbo.
Il film (che ho visto in versione italiana con l'aggiunta delle scene tagliate) ha subito non poche tarpature d'ali e, nelle porzioni rimaste, ha dovuto anche sopportare l'addolcimento di molti dialoghi; si impone la visione originale.
Nel 1957 ne venne tratto un remake con un Niven come la miglior scelta di casting possibile.
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