(Harry, un ami qui vous veut du bien)
Visto in Dvx.
Due ex compagni di scuola si icontrano per caso in un autogrill; uno dei due neppure riconosce l'altro, ma il secondo lo ricorda bene essendo rimasto fortemente influenzato dal primo.
Il primo è imbottigliato in una vita insoddisfacente fatta di un lavoro normale, una moglie con figli e genitori ancora in vita; il secondo è ricco e si diverte. Il secondo si intrufolerà nella vita del primo e cercherà di fare di tutto per aiutarlo, fino alle estreme conseguenze del caso.
Thriller da camera francese che, partendo da un'idea ormai adeguatamente sfruttata decide di realizzarla in maniera estremamente credibile e rigorosa. L'inquietudine nei confronti di quest'uomo appiccicoso c'è fin da subito, il suo infiltrarsi nella vita della famiglia appena incontrata è costante, tuttavia non scade mai nel ridicolo, nella scena weird che, in una situazione verosimile, farebbe fuggire a gambe levate. Incredibile equilibrio che riesce perfettamente a rendere la storia senza sospendere mai la sospensione dell'incredulità.
Della verosimiglianza tutto il film ne fa una bandiera, con una fotografia molto realistica un cast normalissimo (donne belle, ma non bellissime, uomini con volti rassicuranti) e nessuna esplosione di violenza inquadrata. il film sfrutta solo la costante presenza di un individuo al limite e la suspense che questo crea.
Unico difetto, a mio avviso, il finale; incredibilmente trattenuto (dati i presupposti pensavo avrebbe deragliato verso un tentativo di gore maggiore) perde molto per l'eccessiva velocità e facilità di esecuzione.
Rimane comunque un ottimo prodotto, coerente e ben realizzato.
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