(Muse)
Visto al cinema.
Io ho un grande rispetto (direi solo rispetto senza aggettivazione, ma senza quel "grande" mi da la percezione che non si dia la giusta dose di stima) per Balagueró; durante il boom degli zombie movie si è inserito con personalità e, senza inventare nulla, ha maneggiato alcuni generi di quegli anni tirando fuori un film magnifico dal ritmo serrato e dalle possibilità seminali infinite; poi ha portato sullo schermo un thriller da camera cattivissimo e coeso che non può non colpire. Poi questo...
Tornato all'horror, però, il regista spagnolo, sembra aver dimenticato tutto su come si fa un film. Incredibile la sciatteria generale di "La settima musa" che parte da una scrittura ridicola. La trama è complicata per poter inserire l'idea di queste 7 muse malvagie legate all'umanità, ma non sarebbe il primo horror metafisico a essere arzigogolato. Il problema di scrittura è più profondo, è nell'incapacità di mettere in fila 3 linee di dialogo sensate, di mettere un solo personaggio che non sia fastidioso o di generare un'idea che abbia un minimo di concretezza o che sia almeno utile alla trama senza zavorrarla. La storia si muove con la solita ricerca di qualcosa, ma lo fa con salti tali e una tale mancanza di significato da rendere tutto noioso e pedante, fino all'inutile colpo di scena di finale (che vorrebbe essere pieno di emotività). Non cito neanche la pretestuosità esibita delle poesia e il name dropping di poeti che vorrebbero far sembrare più intelligente un film che non sa di cosa sta parlando.
La regia è inutile, crea un ambiente gloomy senza inventiva e riutilizza decine di idee vecchie senza dargli nuova vita (cosa invece che era il punto di forza delle opere precedenti), quelle poche idee carine (le punizioni della quinta musa) sono utilizzate male e assolutamente non sfruttate. Il corredo iconografico (a partire da come sono rappresentate le muse), anche se abusato, avrebbe potuto dare qualche risultato, ma, Balagueró, decide di non utilizzarlo se non come soprammobile. Su tutto comunque è la sostanziale incapacità di creare tensione che, a partire da metà, sembr aessere una precisa scelta.
Un film terribile, talmente mal realizzato che sbrodola pretenziosità senza riuscire mai in nessuno degli intenti, neppure i minimi. Sia stata la volontà a tutti i costi della co-produzione internazionale o il reale disinteresse del regista, questo rimane uno dei più brutti film che abbia visto quest'anno.
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