(Átame!)
Visto in DVD.
Un ragazzo appena uscito dal manicomio cerca un'attrice porno da cui è ossessionato. la trova e la rapisce per obbligarla ad innamorarsi di lui. Fra i due si instaurerà un rapporto, ambiguo, di amore/paura.
Il film successivo a "Donne sull'orlo di una crisi di nervi" e, quindi, al successo internazionale, è un film decisamente più canonico per gestione e scansione dei tempi, solo il tema sembra voler essere atipico.
La storia di una sindrome di Stoccolma (?) che diventa amore vero è, in tutto e per tutto, un romanzo d'appendice (il finale eccessivamente positivo tanto contestato si inserisce in questo contesto) d'altri tempi, un melò sul sadomasochismo.
Un film sentimentale e, a suo modo, dolcissimo, che dall'ironia dell'inizio deraglia sempre di più su un sentimentalismo classicissimo.
L'estetica è quella almodovariana, ma meno caricaturale, i colori accesi ci sono, gli interni ampi e colorati; ma la fotografia tende di più al pastello.
Film molto bello, molto classico, ma molto maltrattato per il suo essere così insoddisfacente per chi si aspetta un film romantico standard e anche per chi si aspetta un film totalmente fuori dagli schemi. Questo è Almodovar.
PS: bravissimi i due protagonisti, fondamentali per la riuscita del film.
Nessun commento:
Posta un commento