(The last stand)
Visto in Dvx.
Uno sceriffo di una sonnacchiosa cittadina del sud degli Stati Uniti; uno che ha visto di tutto nella narcotici (cito a caso, non ricordo in che reparto della polizia fosse) di Los Angeles; uno che ha solo voglia di calma. ma è anche uno integerrimo, che soffre a dover fare favori al sindaco e che non si incazza se lo chiami di notte perché il tuo fornitore di latte non è ancora arrivato.
Beh in questo paesino sta per passare un fuggiasco; un fuggiasco che è anche un capo di un cartello della droga messicano, che ha tantissimi soldi e una spiccata tendenza alla violenza gratuita.
Per il grande ritorno di Schwarzenegger, dopo anni di inattività politica, in un mondo dove l'action si è notevolmente cambiato negli ultimi 20 anni... ok mi sono perso, comunque è un grande ritorno. Il migliore possibile.
In una ambientazione western (western moderno of course) del tutto nuova per l'austriaco, dove fa il veterano esperto, pratico e saggio ci si rende conto che questa è proprio una parte perfetta per lui, per la sua mole enorme, ma anche enormemente invecchiata.
Il tono da commedia della prima parte ci sta perfettamente, in fondo Arnie ci ha sempre giocato e nel finale dimostra di saper ancora sparare con una mitragliatrice nazista, saper guidare uno scuolabus contro i cattivi e di saper menare le mani.
E tutto questo con una regia che non si limita al minimo sindacale, ma cerca l'inquadratura interessante, il colpo d'occhio sghembo o la ripresa perpendicolare con il suolo.
Questo non è un film perfetto; anzi i difetti ci sono e sono enormi. Prima di tutto un villain assolutamente senza appeal; un Whitaker sprecato fare il capo dell'FBI sempre incazzato; un Johnny Knoxville che personalmente "Basta!" (capisco in Jackass, ma nei film di fiction deve sempre fare il coglione?); un finale con una ricostruzione degli esterni particolamente finta...
Ma in fondo va bene così; Schwarzenegger è tornato, ed è tornato bene.
PS: e c'è pure una locandina così:
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