(Stella Dallas)
Visto in Dvx, in lingua originale sottotitolato in inglese.
Una ragazza del proletariato industriale statunitense si innamora (ricambiata) del loro capo; si sposa e avrà un figlio, ma presto vorrà tornare alla sua vita di prima, con feste, balli e amici sgradevoli. Il marito preferirà trovarsi un lavoro nella distante New York e i due si ricostruiranno una vita indipendentemente. La figlia crescendo rimarrà legata ad entrambi, ma la madre si renderà conto che le possibilità per lei saranno maggiori s eandrà a vivere col padre e la sua nuova compagna; sceglierà quindi di inscenare la gioia per l'assenza della figlia.
Filmon strappalacrime anni '30 praticamente perfetto; melodramma dai sentimenti purissimi ed esposti che però risulta efficace. Vidor si conferma capace di gestire le emozioni e nel finalone (SPOILER) con la madre che spia il matrimonio della figlia dalla finestra e viene allontanata da un poliziotto e lei se ne va con il sorriso sulle labbra (FINE SPOILER) si raggiunge un picco di sentimenti contrastanti bellissimo.
Il film poi si regge egregiamente sulle capaci spalle della Stanwyck (un'attrice dal taglio degli occhi e della bocca che bastano ad illuminare una stanza) che passa con capacità dalle vesti di una ragazzina fastidiosa, a quella di madre con troppi grilli per la testa, da quelli di matrona kitsch, a quelli di una perdente dolente, ma felice.
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