(San daikaijû: Chikyû saidai no kessen)
Visto qui, doppiato in inglese.
Una pioggia di strane meteoriti colpisce la terra e un gruppo di geologi con scarsa voglia di lavorare cerca di studiarne uno (con scarsi risultati). Nel frattempo una principessa di un paese straniero (rispetto al Giappone) sembra esplodere in volo, mentre una profetessa uguale alla suddetta principessa, che afferma di essere una marziana, va in giro a portare male, arrivando a prevedere la ri-comparsa di Rodan. Nel frattempo le due fate gemelle in contatto con Mothra fin dal precedente film finiscono in uno show televisivo. Al colmo della sfortuna (oltre alle fate in tv intendo), Godzilla torna a portare distruzione e dal meteorite esce Ghidorah, un mostro astrale a tre teste più pericoloso dei normali kaiju. Sembra un momento apocalittico, ma l'intervento diplomatico di Mothra convincerà Godzilla e Rodan a collaborare per sconfiggere il drago venuto dalle stelle.
Godzilla numero 5. Dopo 3 seguiti che cercavano la via per sfruttare il brand nel migliore dei modi, sembra, finalmente, arrivato il film di assestamento. Godzilla, di fatto, vive di riflesso rispetto ai nemici che gli vengono messi a fianco e in questo film si perfeziona l'idea di uno scontro totale con i vari mostri della Toho iniziato con il capitolo 4 della saga.
Sempre dal precedente capitolo si continua intoltre la trasformazione del franchise in una serie per bambini. Diminuiscono i momenti di distruzione, aumenta la mimica dei mostri slittando verso l'ironia (il palleggio delle rocce, Godzilla che fugge coprendosi il sedere, ecc...).
Il quadro sembra completato da una trama più articolata che si avvicina alla fantascienza cercando di allontanarsi dall'horror del primo episodio.
Tecnicamente a livello dei precedenti, il film risulta inferiore per una sostanziale mancanza di innovazione. A livello di contenuti, però, introduce il personaggio di Ghidorah (vero protagonista del film) che diverrà il principale antagonista di Godzilla e rispolvera quello di Rodan (il primo kaiju della Toho); la presenza di Mothra è, invece, il vero motore dell'azione e viene presa direttamente da "Watang", il capitolo precedente.
PS: partecipazione straordinaria, di nuovo, di Takashi Shimura.
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