venerdì 27 luglio 2018

Colpo di fulmine. Il mago della truffa - Glenn Ficarra, John Requa (2009)

(I love you Phillip Morris)

Visto in aereo.

Un poliziotto passa dall'altra parte della barricata per la sindrome d'abbandono avuta da bambino. Diventerà un abile truffatore nel mondo della finanza dinamica e senza scrupuli; ma mentre si troverà in prigione si innamorerà di un altro carcerato. La sua vita troverà una completezza nuova, ma sarà costantemente dilaniato fra l'abilità di truffatore e il dover nascondere la propria omosessualità poiché lo manderebbe fuori dal "personaggio".

Buffo film che, nella titolistica (e nei manifesti) italiana elimina (censura?) la componente omosessuale, ma, facendolo, elimina anche una pubblicità (più o meno) indiretta nei confronti delle sigarette... il mio politically correct (is the new "essere democristiano") non sa più da che parte stare.

Il film si infila nella scia delle commedie che prendono di petto il sistema americano post-crisi economica; dove cioè la finanza creativa e/o la truffa alla stessa sono condotte da personaggi tecnicamente negativi, ma mostrati in maniera simpatica e scanzonata. Inutile dire che la presenza di Jim Carrey muove l'intero film e lo plasma (nel bene e nel male). Il personaggio è dunque un guitto frenetico e divertente grazie alla faccia prestata da Carrey e la commedia sulla truffa riesce bene; la componente romantica e il dramma di un uomo spezzato invece rendono molto meno. Carrey ci prova, ma dividersi in due parti, due personaggi, così diversi non è facile ed è l'intero film che non sa (o non riesce) che tono scegliere, su quale spingere maggiormente.

Altro? ma sì, c'è una ottima fotografia accesa, un ritmo sempre sostenuto, un McGregor che spiega a tutti cosa voglia dire recitare (pur se incastrato in una macchietta), ma il film rimane comunque una divertente opera sbilanciata e incerta.


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