(Kaijûtô no kessen: Gojira no musuko)
Visto qui, doppiato in inglese.
Un gruppo di scienziati si trovano su un'isola del pacifico per alcuni esperimenti meteorologici; verranno raggiunti da un giornalista d'assalto, ma, sfortunatamente, anche da Godzilla, richiamato da una serie di onde prodotte da un uovo (spoiler: sarà il figlio di Godzilla). Più che con il lucertolone, gli umani, in questo caso, saranno messi a dura prova da una serie di mantidi religiose giganti e, nel finale da un altrettanto gigante ragno.
Per la seconda volta dietro la macchina da presa Fukuda riprende tutte le caratteristiche salienti del film precedente. Fotografia accesa, regia dinamica, un gusto spiccato per l'avventura e un tono leggero (che con le musichette pimpanti rischia talvolta di finire nella farsa).
L'effetto è piuttosto buono, ma, ci sono due ma. Il primo è l'ottima fattura degli altri kaiju, soprattutto le kamakuras, che rendono giustizia allo spirito disneyano che permea i film della serie diretti da Fukuda; il secondo però è il figlio di Godzilla (chiamato Minilla!)... e non ne ho un'opinione altrettanto positiva...
Minilla è l'idea più orribile dell'intera saga fino ad ora. Ridicolo e obiettivamente brutto, un pupazzo poco credibile dall'espressione cogliona che vorrebbe dare una componente più umana alla vicenda, ma riesce soltanto ad annacquarla. il suo contributo alla trama è il susseguirsi noioso della medesima dinamica ripetuto diverse volte: Minilla va in giro, viene molestato da un altro kaiju e chiama Godzilla in aiuto; ok voler motivare lo scontro fra kaiju, ma questa diluizione è deleteria.
Peccato per questa virata verso il ridicolo che affossa una coppia di film che avevano azzeccato finalmente il piglio scanzonato giusto per traghettare il franchise dall'horror puro al prodotto per famiglie.
PS: in realtà, all'epoca, fu u successo enorme (soprattutto fra i bambini) e il finale strappalacrime (che a me ha ricordato "Shining") commosse le platee.
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