(Steamboat Bill Jr.)
Visto in Dvx.
Il goffo figlio di un gagliardo proprietario di una nave a vapore (ora messo in ombra da una nave più nuova a lussuosa) torna a trovare il padre. I due non si intenderanno quasi su nulla e il fatto che il giovane si innamori della figlia del concorrente non renderà le cose più semplice. Quando però arriverà il ciclone del titolo italiano, il ragazzo si dimostrerà all'altezza della situazione.
Il film si divide in due parti. Nella prima c'è il solito gioco degli equivoci di due persone diverse che devono convivere; le gag ancora reggono abbastanza, ma senza un trasporto particolare; per chi già apprezza la fisicità particolare i Keaton sarà una piacevole conferma.
Nella seconda parte, quella del ciclone, invece viene fuori il film vero e proprio. La tracotanza di Keaton, che farà radere al suolo una cittadina dalle raffiche di vento e farà navigare degli edifici nel fiume, darà vita al motivo per cui l'attore regista è giustamente famoso: i suoi stunt. Senza raggiungere i livelli di quel capolavoro di "The general", qui Keaton gioca con il vento e case che crollano con il tempismo e la fisicità che lo contraddistinguono (oltre che con la sua espressione sempre seria).
Da sottolineare che, anche nelle parti meno attuali, i film di Keaton rimangono ancora oggi tra i più godibili del cinema muto.
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