(Id.)
Visto in Dvx, in lingua originale sottotitolato in inglese
Una adolescente con parecchi problemi sembra molto interessata al sangue e alla vivisezione, ha indubbi problemi di relazione con la madre stronza, ha un padre inesistente, ma è estremamente legata alla sorella... che però ha la fibrosi cistica.
Al di là che è evidente fin dalla prima scena (una delle innumerevoli sequenze oniriche) che il film finirà con lo scorrere del sangue, tuttavia se in una città il pastore è Waters, l'insegnante McDowell e il preside Wise... beh direi che c'è un problema che esploderà presto o tardi.
Inevitabile il paragone con "Carrie", in quanto entrambi film basati sul sangue, entrambi con adolescenti disfunzionali e con relazioni madre-figlia a dir poco problematiche. Inevitabile pure che il paragone sminuisca il film di Bates. Anche se, a parte i dettagli citati, per il resto questo film corra su binari molto diversi.
Questo è un film totalmente femminile. Tutti i protagonisti principali sono donne, i vari uomini che si susseguono sulla scena sono, come minimo, personaggi di contorno, deboli e ininfluenti (vedi il padre), se non proprio figure di secondo piano utili solo per una sequenza o due. Tutte le donne del film, invece, sono donne forti; tutte: protagonisti, antagonisti, vittime e carnefici.
La realizzazione è buona, con una fotografia patinata che si addice allo stile e inserti onirici degni di un body horror kitsch giapponese (mi ha fatto pensare a "Devil woman doctor")... ecco, a essere onesti questi inserti sono ben realizzati, ma decisamente fuori contesto; apprezzabili in sé, ma non inseriti in questo film.
Il vero problema però è un altro. Bates sembra voler cercare lo shock fine a sé stesso (e devo ammettere che nella nostra, o mia, cultura il sangue mestruale riesce ancora a dimostrarsi un tabù) con scene inutili per l'avanzamento della storia mostrando una protagonista esagerata e insopportabile fin dall'inizio e concludendo con un (prevedibile) finale che è folle per contenuti più che per realizzazione (piuttosto buona)... anzi più cretino che folle. Inoltre i siparietti durano troppo a lungo; per giustificare la serie dis cene inutile vengono realizzati estenuanti dialoghi madre-figlia pieni di risentimento e reazioni psichiatriche che a furia di ripetersi annoiano.
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