(Id. AKA The quiet family)
Visto in Dvx in lingua originale sottotitolato in inglese.
Una famiglia coreana rileva un lodge in montagna. Gli affari latitano e loro sembrano essere perseguitati dalla sfortuna, in un modo o in un altro i primi avventori muoiono dentro le camere dell'hotel. La famiglia si vede costretta ad occultare i cadaveri, ma troppi corpi in giardino e un pò di confusione con troppi clienti una notte e la situazione degenera.
Commedia nera molto grottesca e divertente di un Kim Ji Woon agli inizi. Pur essendo la sua opera prima, il regista si muove con grazia e competenza fra virtuosismi tecnici, gestisce benissmo gli spazi interni e, nonostante la ripetitività della vicenda, tiene sempre alto il tono generale; facendo da spalla a una scrittura dei personaggi molto divertente tiene l'attenzione dello spettatore senza problemi.
L'unico vero neo è il lungo finale; dopo una serie di scene di un cinismo incredibile (ma perfettamente in linea con il resto della vicenda), con la figlia che guarda la tv mentre un doppio incendio (per giocare con le aspettative dello spettatore), il film si smorza, non finisce, si sceglie un ending da serie televisiva o da commedia d'altri tempi e bassi intenti, si sceglie di non scegliere davvero e il film sembra allora aver girato un pò a vuoto. Niente di fondamentale, ma è un peccato una conclusione del genere.
Cast eccezionale, completamente in parte, dove spiccano un Song Kang Ho e un Choi Min Sik in versione cogliona, veri motori comici del film.
PS: remake giapponese di pochi anni dopo realizzato da Miike.
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