Visto su Mubi, in lingua originale sottotitolato.
Buffa versione a commedia di "Teorema" con l'elemento estraneo che entra in un ambiente borghese per farlo esplodere.
L'idea di declinarla sul versante umoristico è sicuramente buona e la capacità di costruire le scene è già presente in questa opera prima di Ozon. Quello che manca è la capacità di andare oltre lo schema di base. La struttutra della vicenda è facile e chiara, ma oltre all'impalcatura si aggiungono molti dettagli, ma nessun costrutto.
Ci sono continue aggiunte di declinazioni personali scottanti per il periodo (ma anche al giorno d'oggi), dal sadomasochismo, all'omosessualità, dall'incesto all'omicidio e suicidio. Sembra quasi che si voglia mostrare tutto quello che può urtare la sensibilità "borghese", ma lo si fa per accumulo senza un piano chiaro, senza un'idea di empatia con i personaggi o senza un arco narrativo che vada oltre al dichiararsi gay o rimanere in sedia a rotelle dopo essersi gettati dalla finestra.
Siamo chiari, quello che ne viene fuori non è un brutto film, ma un'opera simpatica e godibilissima che rimane estremamente superficiale (che è sempre il rischio di Ozon).
Il vero neo è il finale, anzi l'assenza di una decisione sul finale, non sapendo quale scegliere fra 2 o 3 Ozon li realizza tutti (ingannando all'inizio lo spettatore) dovendo ricorrere a soluzioni usurate come il risveglio da un sogno per giustificarsi.
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