mercoledì 31 marzo 2021

Ride - Jacopo Rondinelli (2018)

 (Id.)

Visto su Netflix.


Due amici, youtuber "estremi" cominciano ad avere vite distinte, uno ha messo su famiglia, l'altro ha problemi di gioco. Uno dei due iscrive entrambi a un gara misteriosa dove, presto si scopre, si può morire davvero.

Diciamoci la verità; qualunque giudizio su questo film sarà influenzato dal fatto che sia italiano.

Un piccolo film a basso budget con un'idea (iniziale) molto facile e uno svolgimento ancora più semplice che però riesce ad essere efficace.

Inizia a metà strada tra il colpo di fucile e il fastidio. Sfrutta a piene mani l'estetica dei videogiochi (le tappe con le ricompense, l'intera schermata del "gioco", gli spiegoni iniziali e nel mezzo.... vabbè tutto, dalla struttura al comparto visivo) per portare avanti una trama minimale che guadagna tutto dal ritmo (anche se vorrebbe funzionare con le evoluzioni sulla bicletta... che però presto divengono ripetitive e perdono mordente) e sfrutta l'altro idea della soggettiva costante. Anche la soggettiva viene dal videogioco e viene integrata con videocamere esterne e droni; un'idea un pò patetica che risulta fastidiosa nel POV continuo, ma che a lungo andare viene messa da parte in favore di un montaggio più articolato e normalizzante.

Non starò qui a fare la morale alla trama di un film action, ma il vero tallone d'Achille è tutto lì; una serie di plot twist non completamente efficaci con un finale (che non ho capito del tutto) che prende a piene mani dall'horror inglese e americano egli ultimi anni, ma con meno cognizione di causa. Lo sviluppo tesso dei personaggi e della storia è irrisorio e con uno forzo minimale poteva essere la svolta per avere un pò già di carne al fuoco, perché quel poco che c'è è cotto molto bene.

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