Visto in Dvx in lingua originale sottotitolato in italiano.
L’ex bandito Pat Garrett è stato eletto sceriffo; la cosa certo è strana, ma si invecchia, il mondo cambia e bisogna pur sopravvivere, in fondo è un lavoro come un altro… peccato che il suo vecchio amico, Billy the kid continui a fare il bandito, lo scontro è inevitabile. Tra una serie di galanti aiuti che il vecchio fa al giovane, si dipana questo inseguimento sui generis, che è più un girare attorno, perché entrambi sanno già cosa succederà, stanno solo temporeggiando…
Cupissimo western crepuscolare, che più crepuscolare non si può, dai tempi dilatati in cui tutto sembra essere l’ultimo gesto prima dello scontro finale.
Pekinpah dirige nichilista come al solito, anzi forse più del solito, forse anche, qui lo dico e qui lo nego, più ancora che ne “Il mucchio selvaggio”; un film in cui l’ambientazione western è un luogo dell’anima prima che un posto fisico (anticipando così il western contemporaneo), eliminando ogni eroismo e restituendo un sapore autentico e crudo ad un epoca troppo osannata. Stupende le sparatorie sporche di un sangue finto che sgorga a ettolitri.
Il film si completa con le musiche di Bob Dylan (“Knockin on the heaven’s doors” per dirne una), metafisiche, surreali quanto l’andamento del film, che danno un senso di definitivo ad ogni scena e che si amalgamano alla perfezione con l’ambiente del vecchio west.
Unico neo il ritmo rilassato, che può far apparire il film lungo il doppio.
PS: Dylan compare nel film è vero, ma se sento che si bulla perché ha “recitato” in un film di Pekinpah scoppio a ridere.
4 commenti:
Diciamo che Dylan non può recitare, sembra un bullo qualsiasi nel finale del film, ma per la canzone da te citata non puoi dire "tanto per dirne una", è troppo evocativa, ad esempio.
Per me, che per molto tempo non sono piaciuti i western, è stata una fantastica sorpresa, specie la seconda volta che l'ho visto.
Da una parte c'era Leone, dall'altra Peckinpah...
beh le musiche di Dylan non sono solo belle, ma veramente perfette per il mood del film; poi ho messo Knockin on the heaven's door "tanto per dirne una", perchè sono sicuro che quasi tutti lo sanno che è in questo film, nessuna critica, solo ironia.
PS: questo mi è piaciuto più del mucchi selvaggio; e sul binomio Leone-Peckinpah sono convinto che siano gli unici degni di nota di quegli anni (i western di Aldrich mi sfuggono del tutto, e Ford è semplicemente di un'altro periodo); però fra i due io sarò sempre dalla parte di Leone
Scusa, non avevo colto l'ironia. Leone supera Peckinpah anche per me, ma sono a corto di western, specie Ford.
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