Visto al cinema.
Alla principessa Merida va stretta la carriera di regina che sua madre vuole farle interpretare a tutti i costi nella vita. Quando i genitori decidono che deve andare in sposa obbligata al primogenito di un altro clan lei si ribella definitivamente, fugge e trova rifugio da una strega alla quale chiederà un aiuto per "cambiare" sua madre. SPOILER, la strega le fornirà un dolce che si rivelerà avere il potere di trasformare gli uomini in orsi; con la amdre così modificata dovrà fuggire nella foresta per non farla uccidere dagli uomini del castello.
Il primo film della Pixar con una protagonista donna è anche uno dei pochi con degli esseri umani. In ogni caso la casa di produzione californiana riesce a mettersi tranquillamente nella scia delle eroine disneyane classiche con tutti i crismi (la ribellione, la voglia di indipendenza, la lotta), ma dall'altra parte finalmente si sgrava di una visione anni '50 che è rimasta fino ai nineties nelle opere Disney, in questo film infatti la protagonista deve fare unicamente i conti con se stessa (senza bisogno di sfide decisive d'altro tipo) e riuscirà a realizzarsi (e quindi a riportare un equilibrio nella storia) unicamente crescendo (e facendosi accettare dalla madre) senza bisogno di innamorarsi/sposarsi con un principe di turno.
Se questo non fosse sufficiente c'è anche da sottolineare come tutto il film sia un'opera discretamente affine a capolavori di Miyazaki (seppure declinati in una versione parziale vista da uno statunitense). C'è un'importante commistiene fra magico e reale senza che ciò crei difficoltà a nessuno (e i fuochi fatui sono molto miyazakiani), c'è un necessario ritorno alla natura per ritrovare sé stessi, ma soprattutto non c'è un nemico vero e proprio (tutto è causato dall'orgoglio di Merida e la strega è tutto sommato un personaggio propositivo; SPOILER l'orso che attacca il padre è una vittima di un incantesimo dovuto al proprio orgoglio al pari della protagonista, ecc...). Dirò di più, c'è anche un sottotesto di contro la guerra anche se solo sfiorato.
Infine c'è da dire che l'animale preso a protagonista della vicenda è un orso; di fatto un classico della Disney che viene riproposto con gli stilemi classici (più che a Koda o Baloo, a me ricorda molto la gestualità di Humphrey Bear).
Detto ciò bisogna parlare dell'animazione... sarà che ho dimenticato i capitoli precedenti nel dettaglio; ma questa mi è parsa la migliore in assoluto. Ovviamente la Pixar è lo stato dell'arte in questo campo, ma Ribelle sembra proprio aver raggiunto un vertice impressionante. I movimenti di Merida sono assolutamente credibili e perfetti, s ein più ci si somma quella selva di capelli che sembrano disegnati a pastello e riescono ad avere nel contempo verosimiglianza e vita propria. Inoltre anche l'orso ha una gestualità caricaturale ma ineccepibile specie nella prima scena in cui compare. In generale l'intero film è realizzato più dalla comunicazione del corpo (l'orso che non può parlare, i tre fratellini della protagonista, il linguaggio non parlato della strega o la perfezione del corvo, la governante del castello che urla più che parlare) divenendo un perfetto film di gag slapstick realizzati in maniera incredibile.
Altro importante capitolo le location che fanno da sfondo e in alcuni brevi momenti divengono praticamente pate integrante del racconto (come nel finale).
In due parole, animazione migliore di sempre sia nella verosmiglianza sia nella caricature e grande uso delle location.
Ovviamente il film nel complesso è fantastico.
PS: il film, come sempre è preceduto da un corto stavolta realizzato dall'italiano Enrico Casarosa (il che mi rendo orgoglioso) intitolato "La Luna", un piccolo capolavoro dalla trama esile esile che però premia un'idea dolce e poetica il giusto realizzata con una grazia vintage che non si vedeva da un pò.
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