venerdì 22 febbraio 2013

Amphetamine - Scud (2010)

(An fei ta ming; in lingua originale gli ideogrammi significano che più o meno risulta essere "E' forse questo il suo destino?", ma il suono, ovviamente, è simile all'inglese anfetamina)

Visto in Dvx, in lingua originale sottotitolato in inglese.

Un ragazzo che lavora come istruttore di nuoto e con problemi di droga incontra un giovane yuppi pieno di soldi e un’acconciatura alla Milhouse, si innamorano, si amano, ma i problemi di sessulità (il tossicodipendente non è omosessuale) prima e di droga poi mineranno il loro rapporto fino al deprimente finale.

Il film sarebbe un esperimento interessante sia per i contenuti che per l’estetica.
I contenuti sono il rapporto omosessuale tra i due, in un film cinese credo che, nonostante sia passato più di un decennio da Happy together, sia ancora difficile parlarne, tanto più se ci sono scene spinte come in questo. L’idea è quindi importante, ma non originale e di per sé si esaurirebbe in un melò da quattro soldi; se non ci fosse il guizzo del ragazzo eterosessuale che si innamora di n gay con il quale vive un evidente conflitto; poi però a questo tema si aggiunge il tema della tossicodipendenza, il rapporto complicato con i famigliari e mille altri temi che sbrodolano la trama diluendola con mille agnizione esagerate, mille nuovi tentativi di rendere la vita dei protagonisti più dolorosa, ma senza che vi sia un senso o un’utilità. Inutile dire che l’eccesso fa fallire il film. Peccato perché se si fosse fermato alle prime idee sarebbe potuto venir fuori qualcosa di meglio.

L’estetica è di un vidoclipparo spinto. Spinto sia per gli amoreggiamenti fra i due protagonisti e per i continui nudi maschili integrali; sia per la fotografia che, accantonati i neon e le inquadrature sghembe di Wong Kar Wai, abbonda di colori saturatissimi, immagini oniriche e fantasiose fuori contesto, sovrapposizioni di scene (un montaggio parallelo di scene che sono in sequenza cronologica, ma vengono mostrate insieme, o di scene ambientate in location adiacenti o di scene che condividono lo stesso significato e per questo vengono affiancate), riuscendo in un bel mix originale e gratificante… poi però purtroppo il regista non sa accontentarsi e dall'onirismo passa spesso all'idiozia, come in tutte le scene di sogno (dove viene uno dei protagonisti viene buttato giù dalla finestra; dove un uomo dipinto di aggredisce il tossicodipendente, al sequenza sulle nuvole ecc…).

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