Visto in DVD.
La prima volta che lo vidi (un decennio
fa), già sapevo tutto della storia; tutto sommato lo apprezzai. Oggi che lo
rivedo di nuovo, ovviamente so già tutto quello che non bisogna sapere; eppure
rimane un film eccezionale.
La trama è quella di un noir moderno,
fatto di un gruppo di criminali assodati da un misterioso narcotrafficante
efferato e onnipresente. Di più si potrebbe dire, ma fino ad un certo punto, perché
il finale è tutto.
Film eccellente che parte con il freno
a mano tirato, sembra pretenzioso, lentuccio e non particolarmente
interessante, ma probabilmente è tutto un piano preciso, perché il ritmo è un
continuo crescendo fino al finalone dove si rimane col fiato sospeso per almeno
10-15 minuti consecutivi. Alcune idee di messa in scena interessanti permettono
la creazione di qualche icona pop (il confronto al’americana dell’inzio,
perfetto come immagine di copertina) e di molte immagini affascinanti (ancora
una volta queste idee aumentano con il progredire della storia).
Il film si appoggia poi ad un cast più
lungimirante che affermato. L’unico attore che all’epoca era già noto è Gabriel Byrne (oggi ingiustamente il più sconosciuto del gruppo), ma si avvale di un Del Toro che si
sta allenando a fare il Dr. Gonzo; più ovviamente di un Kevin Spacey che vinse
un oscar per questa interpretazione.
Detto ciò torno di nuovo sul finale. Il
copo di scena è una parte fondamentale, ma oggigiorno l’internet è pieno di
spoiler; anche in mancanza dell’effetto sorpresa il gioco fatto di
sovrapposizione di voci fuori campo e flashback, il continuo montaggio
parallelo di scene distanti, alcune scelte precise nelle inquadratura che non
starò a citare, infine il già citato ritmo e l’idea di iniziare il finale con
la vera scena madre del film; ecco tutto questo è un lavoro certamente
paraculo, ma estremamente efficace e d’effetto che non può non essere
apprezzato. Bellissimo.
2 commenti:
Capolavoro, uno dei miei film preferiti grazie anche al cast grandioso!
ovviamente sono d'accordo, ma quello che mi ha sorpreso riguardandolo è che pur avendolo già visto riesce a non perdere nulla della tensione finale
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