(La belle verte)
Visto qui.
Un pianeta evoluto oltre l'industrializzazione e scivolato in una decrescita felice che ha potenziato il senso morale e le capacità psichiche degli abitanti, una donna, da poco vedova, decide di andare sulla Terra (pianeta schifato da tutti) per aiutarne gli abitanti. L'impatto con la terra sarà complicato, lei un'ingenua con poteri paranormali, incontrerà un ginecologo gentile e comincerà da li il suo proselitismo.
Film ideologico fino all'eccesso stucchevole, che si muove solo per dimostrare una tesi (tutto quello che siamo è sbagliato, tutto quello che è decrescita è buono e felice... non a caso Latouche è francese)... quindi in se è già un film che parte male...
Prosegue in linea con le premesse, la sceneggiatura è stata scritta solo per urlare sempre lo stesso concetto e non riesce mai a costruire una storia interessante, ma accumula prediche; i personaggi sono solo veicoli di caratteri archetipici e terribilmente piatti. La regia non offre molto.
La carica eversiva e surreale del film precedente qui potrebbe anche esserci, ma è annacquata dalla voglia di fare un sermone.
Ma forse quel che è peggio, non è divertente. Intrattiene con una leggerezza che è spesso inconsistenza; è un film che non può fare del male a nessuno; ma non è divertente e può appagare solo chi cerca conferme nella tesi proposta.
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