Visto in DVD.
Un filosofo confuciano di Chinatown convince un boss della malavita a ritirarsi dalle attività illecite; un boss rivale lo accusa ingiustamente di un crimine per cui viene arrestato e per cui perderà la fiducia nella propria redenzione. Il boss deciderà di fare un nuovo colpo con l'alleato di sempre per poi nascondersi, ma il boss rivale è deciso a distruggelro e a rovinare anche la vita della figlia (totalmente estranea alla vicenda).
Secondo film della premia coppia Chaney/Browning e gigantesco successo al botteghino (tanto che meriterà un remake sonoro nel 1930). Chaney qui è sfruttato (poco) in ben due parti; nel secondario personaggio del maggiordomo cinese del filosofo confuciano (personaggio che inizialmente doveva essere molto più rilevante, ma fu tagliato rimanendo essenzialmente una comparsa) e nella splendida parte dell'antagonista.
A essere buoni questo è un gangster movie da salotto, tutto giocato in interni illuminati con la trama che tende fatalmente alla bontà. A voler essere ulteriormente onesti, l'ambientazione sarebbe decisamente originale per una storia di redenzione classica con picchi di enfasi zuccherosa (i buoni sentimenti che nascono dagli abbracci di un bambino biondo, il confucianesimo come dottrina scaldacuore come neanche in "Karate kid" ecc..), peccato quindi per il tema di fondo decisamente fuori dalle corde del regista.
Lo stile, in ogni caso, riesce a essere modernissimo (considerando l'epoca), si pensi solo al dinamismo della lunga e sanguinante colluttazione del finale (e d'altra parte Browning aveva già una ragguardevole esperienza).
Lon Chaney risulta, ovviamente, in parte... anche
nella doppia veste che gli viene (inutilmente) rifilata...
In definitiva, non sarà nella galleria dei miei film preferiti, ma rimane un'opera buona se considerato di per se,
un film mediocre se si considerano i nomi che ci sono dietro.
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