venerdì 18 marzo 2016

Society, The horror - Brian Yuzna (1989)

(Society)

Visto in Dvx.

Un ragazzo va dal terapista perché ritiene di essere disprezzato dai suoi genitori che gli preferiscono la sorella (a cui è comunque molto legato). Quando un amico gli fa sentire una cassetta registrata di nascosto la depressione del ragazzo sembra deviare verso la psicosi, ma poi l'amico muore accidentalmente...

Film horror per teenager, realizzato in un epoca in cui questo poteva voler dire tette.
Si muove con il passo smozzicato di una commedia per adolescenti mediocre titillando, oltre alla pressione sessuale, anche l'idea di essere incomprese e la voglia di essere stati adottati, cercando quindi di limonare con il proprio pubblico. Di fatto non viene ricordato per questo.

Il motivo per cui ancora oggi val la pena di veder un filmentto così mediocre (anche se intrattiene con un passo sorprendente) è l'ultima, folle mezzora. Il filmetto si trasforma in una body horror comedy come non si poteva neppure immaginare, con un dispendio di idee grottesche da applausi (di fatto è il film che prende alla lettere concetti come la "faccia da culo") e uno sforzo di effetti speciali d'epoca che ancora oggi rendono quasi al 100% (vabbé dai, io sono appassionati di questi effetti, non rendono perfettamente, ma hanno comunque retto bene il passare del tempo).

Film cult che ha sempre avuto tutte le carte in regola per diventarlo.

PS: si certo c'è una pesante critica sociale nei confronti nella società wasp (borghesissima e completamente chiusa) di Beverly Hills, che suona come una generalizzazione per tutte le società borghesissime, chiuse e autoreferenziali del mondo... tuttavia se questo fosse il centro del film credo che oggi nessuno lo ricorderebbe... invece la faccia da culo...

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