mercoledì 9 gennaio 2013

Come vinsi la guerra - Buster Keaton, Clyde Bruckman (1926)

(The General)

Visto in Dvx.


Un macchinista di una locomotiva, Keaton, è innamorato dell’immancabile ragazza, giusto in quel mentre scoppia la guerra civile americana e i sanguigni uomini sudisti fanno la fila per scendere in prima linea, la ragazza tanto amata non può non essere una fervida sudista anch’essa e pertanto si disamora del suo Keaton che viene rigettato (e solo perché un macchinista fa più comodo sopra una locomotiva che non dietro ad un moschetto. Proprio mentre la ragazza si trova dentro ad un vagone il treno su cui stava viaggiando viene rubato dai nordisti, l’unico che se ne accorge e accorre a salvarla è proprio Keaton a bordo della sua locomotiva (il General del titolo originale), il lungo inseguimento sarà una corsa a ostacoli di difficoltà circensi crescenti fino all’arrivo in terra straniera. Tra mille vicissitudini riuscirà a carpire il piano segreto dei nordisti, trovare la amata e fuggire sulla sua locomotiva; a questo punto l’inseguimento a ostacoli dell’inizio diventa una fuga speculare a quanto fatto prima. Ovviamente Keaton riuscirà a diventare militare (ad honorem), ritrovare l’amore e fermare l’attacco nemico in una delle sequenze più folli della storia del cinema; quella in cui un vero treno viene fatto correre su un vero ponte in fiamme per poter crollare nel fiume sottostante.

Film godibilissimo anche oggi con la facilità di quella maschera impassibile di Keaton di creare gag slapstick al limite dello stunt, con una recitazione (per sottrazione) che è ritornata attualissima e una storia ritmata in maniera perfetta; ci si rende conto che il film è muto solo perché talvolta si è disturbati da qualche cartello.

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