(Id. AKA In times of fading light)
Visto in aereo, in lingua originale sottotitolato in inglese.
Per il 90esimo compleanno di un importante (ex) esponente del partito comunista (nella Germania est), si riunisce la famiglia con alcuni rappresentanti dei lavoratori, ex colleghi e dignitari; quello che l'anziano non sa è che il nipote è scappato all'ovest solo il giorno prima.
Un film elegante che parla di Segreti e Bugie di una famiglia dai capostipiti rigidissimi con una miccia che fa (lentamente) deflagrare tutti gli asti sopiti. Il tutto viene inserito in un quadro storico particolare, ancora piuttosto sentito in Germania, il declino della DDR riuscendo, in un colpo solo, a dare una botta emozionale per un'era e il senso di tempo che passa ambientandola durante il 1989; discorsi che si uniscono alle medesime dinamiche all'interno della famiglia.
Di fatto il film è un'opera teatrale scritta con grazie (il passo da tragedia è costante, ma delicato) che punta tutto sulla caratterizzazione carica dei personaggi (dando vita a dei piccoli capolavori con la coppia disfunzionale dei grandi anziani) dati in affido a un cast completamente in parte (il grande Ganz fa il paio con l'enorme e rabbiosa Schmahl).
Il film è gestito con estrema competenza e il packaging è inappuntabile, l'effetto finale è di soddisfazione, il tutto senza inventare quasi nulla e facendo leva sul contesto storico.
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