(Neighbors)
Visto in Dvx.
Una coppia con un bambino appena nato deve riassettare il suo stile di vita e le sue aspettative; abituati alle feste, alla libertà universitaria e alla volontà di divertimento ad ogni costo. La bambina però li costringe alla borghesia, mentre la vicinanza forzata con una confraternita universitaria, li tenta, ma li costringe a odiare quello stile di vita che vorrebbero.
Ok, raccontato così sembra un dramma familiare strappalacrime, invece è un film comico caciarone nello stile Apatow, lo stile diretto ed eccessivo, così come una certa idiozia di fondo nei personaggi e nelle gag deve piacere, altrimenti ci si annoia senza possibilità di intrattenimento. Ma il punto focale del film sta proprio nella trama.
Sul canovaccio più trito di due vicini di casa che si fanno la guerra per idiosincrasia si innesta un motivo decisamente più raffinato. I tre protagonisti (marito e moglie e presidente della confraternita) si odiano non per incompatibilità, ma perché i primi due non riescono a scendere a patti con l'impossibilità di far parte del secondo gruppo; i due genitori sono in tutti e per tutto uguali ai membri della confraternita, ma l'onere di una figlia li costringe alla repressione.
Lo stile del film sfrutta a piene mani l'idea di divertimento a oltranza (con l'immaginario visivo televisivo mutuato dalla Mtv che ha abbandonato la musica) idealizzato in "Project X" e demonizzato in "Springbreakers".
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