Visto in tv.
Non so perché l’ho voluto guardare… non
so perché, ma mi dava fiducia…
Invece il film tratta di un reality
canoro dove Hugh Grant sceglie tra gli irritanti concorrenti quelli più
bankable per l’audience. Contemporaneamente il presidente USA Dennis Quaid, in
calo sul gradimento, decide di fare da giudice a quella gara per la puntata
finale. Questa notizia sarà ghiottissima per i soliti fondamentalisti islamici
che costringeranno il concorrente arabo a farsi saltare in aria durante la
trasmissione… ovviamente le cose non andranno come sperato.
Va detto subito, il film dura un'ora e quaranta, ma viaggia velocissimo e sembra una puntata di un telefilm. E proprio
come la puntata di un pessimo telefilm dopo averlo visto lo si dimentica in un
attimo.
Non c’è niente di veramente ben fatto,
non c’è comicità vera, ma solo delle macchiette stupide che si muovono sullo
schermo; non c’è critica (che non è un obbligo, ma visto che non diverti prova
a fare altro), ma solo lo sfruttamento di un ambiente che il pubblico conosce;
non c’è una trama interessante, ma un’accozzaglia di eventi singoli e di
personaggi improbabili ad interpretarlo.
Vorrebbe essere satira sociale (immagino, vedendo la locandina), ma si risolve con l'essere un film tanto innocuo quanto
inutile.
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