Visto al cinema.
Sono entrato in sala con tutti i
pregiudizi possibili, che questo fosse solo un pallido tentativo di prolungare
la serie dei Pirati dei caraibi, ma ambientandola nel west (beh, questo è un
dato di fatto) e che fosse il solito film con Johnny Depp che fa il solito
personaggio alla Johnny Depp… la cosa curiosa è che entrambe le problematiche
sono vere, ma per realizzare questo Lone ranger si sono basati più sul primo
Pirati dei caraibi che sulla tetralogia complessiva (il primo era un dignitosissimo
blockbuster, divertente e d’intrattenimento magnificamente realizzato).
Ecco qui si intersecano le solite
(scontate) storie di riscatto personale, d’amore impossibile, di passato che ci
insegue/vendetta, avarizia, sprezzo per le regole, ecc… il tutto calato in un
buddy movie che riesce in più momenti a divertire (anche e soprattutto prendendo in giro se stesso), ma soprattutto con scene d’azione
impressionanti
Ma andiamo con ordine, la storia come
si è detta è piuttosto scontata (e non starò qui a descriverla), però i
personaggi, per quanto siano macchiettistici, sono delineati abbastanza da
interessare, gli attori scelti sono taluni innocui e onesti lavoratori
(Hammer); talora dei grandiosi e onesti lavoratori troppo relegati al
secondo piano (Wilkinson e Fichtner); talora attori presi per una parte inutile messi li
solo perché sulla locandina riescano ad adescare i fan di Tim Burton (come può
essere altrimenti giustificata l’ingiustificabile parte della Bonham Carter);
taluni sono attori che hanno smesso di recitare quando hanno visto che a fare
le faccette e le camminate strambe pigliavano più soldi, ma qui il loro essere
inespressivi salvo per qualche faccetta rende perfettamente lo spirito del
personaggio, e quindi ci stanno bene nella parte (devo dire che parlavo di
Johnny Depp?).
Detto ciò il pacchetto confezionato è
il classico blockbuster alla Verbinski, quindi un ottimo prodotto tecnicamente
inappuntabile che realizza bene anche le scene d’azione… e qua scusatemi, ma è il
più grande rave party di locomotive dai tempi di “The general”; nel finale i
treni a vapore si inseguono, vengono crivellati di colpi, si scontrano, si
scavalcano, fanno da trampolini, si schiantano ecc… e tutto in un turbinio di
scene chiare, ben girate ed avvincenti, dove un Depp in parte si gode alcuni
momenti slapstick presi a prestito da Buster Keaton. Il finale non può non
piacere.
Certo il film è un film per regazzini e
considerarlo più di questo è sbagliato, ma è un ottimo prodotto che, se non
sarà svilito da seguiti inguardabili, potrò ricordarlo positivamente… vabbè lo
dico: se fosse uscito quando anch’io ero un regazzino questo film poteva
rischiare di essere il mio Indiana Jones…
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