Visto in tv.
In un mondo dove un gruppo di
supercattivi ben organizzati si sfidano a chi fa l’azione più clamorosa (anche
se le azioni supercattive sono solo dei furti… di solito anche d scarsa
importanza), l’ormai di mezz’età Gru decide di diventare il più famoso di tutti
rubando la luna, ma per farlo gli serve un raggio che è perfettamente protetto
dal suo antagonista Vector. Per entrare in casa sua adotta tre bambine da un
orfanotrofio (era una vita che l’orfanotrofio non ritornava in un
lungometraggio animato)…
La storia non particolarmente originale
è certamente all’acqua di rose nella prima metà (dove ci si concede qualche
risata ogni tanto), nella seconda parte in cui l’inevitabile redenzione è
completa si sorpassa abbondantemente la linea della stucchevolezza. Ma è
possibile che la Pixar sia l’univa (fuori dal Giappone) a riuscire ad essere
sentimentale ed empatica senza cadere nel diabete?!
Buono il corollario di personaggi
secondari (formati al 95% dai piccoli mostri gialli che rappresentano l’unica
idea riuscita del film, come sorta di Umpa Lumpa super specializzati).
Seppure mi trovo a non apprezzare il
tratto che è stato utilizzato bisogna ammettere che l’animazione è di livello
eccellente. Il che lo inserisce nella lista dei film d’animazione ben
realizzati (ma niente di più) della Universal.
Nessun commento:
Posta un commento