Visto in tv.
Un pubblicitario maschilista viene
battuto sul lavoro da una donna; poco dopo, per motivi piuttosto poco chiari,
riceve il dono di riuscire a sentire i pensieri delle donne... dopo un periodo
di orrore (neanche quello ho ben capito perchè) comincia a sfruttare la cosa
per scopi, lacorativi, famigliari e sessuali con un aumento vistoso della sua
quality of life... purtroppo si innamorerà della sua avversaria sul lavoro con
diverse ripercussione in ambito personale...
Premesse assurde e particolarmente stupide per
una commediola americana classicissima e innocua.
Mel Gibson incredibilmente in parte mi è parso
irritante dall'inizio alla fine, Helen Hunt potrebbe recitare l’elenco del
telefono e sarebbe comunque credibile (quindi l’ho trovata fantastica anche in
questa occasione). C’è pure la Tomei che rispetto come una delle (poche) grandi
caratteriste femminili del cinema americano, oltre che attrice onnivora e
sempre perfetta.
Per il resto il film si muove svogliato nelle
pieghe di un’idea cretina senza mai sfruttarla davvero, utilizzando il fantasy
come arredamento fantastico e non come mezzo per fare/dire qualcosa di nuovo.
Voleva essere una commediola romantica e questo è rimasto. L’idea alla base
poteva non esserci affatto.
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